La Corte di Cassazione, con la sentenza richiamata, ha specificato che, in tema di espropriazione, devono assumere rilevanza, in sede di individuazione del valore di mercato di aree edificabili, i profili attinenti agli oneri di urbanizzazione rilevabili al momento dell’esproprio. Nella metodologia di stima, conseguentemente, deve essere considerata la preesistenza di opere che assicurano l’immediata utilizzazione edificatoria dell’area o vuoi, all’opposto, l’inesistenza di siffatte opere. Tale criterio è certamente garantito delle metodologie descritte nell’apposita guida disponibile per gli utenti del sito (Guida n. 12 - Aree edificabili: stima del valore venale ) in particolare dai modelli di stima a costo di trasformazione ( Modello I/1/8. Stima, del valore venale di terreni residenziali: procedimento analitico a costo di trasformazione; Modello I/1/9: Stima, del valore venale di terreni industriali:procedimento analitico a costo di trasformazione).
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