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Quesito

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Procedimento di espropriazione: l’unico termine perentorio, rilavabile dalle disposizioni vigenti, è la scadenza del termine entro il quale può essere emanato il decreto di esproprio o di asservimento


Domanda:
Abbiamo provveduto alle notifiche, ai sensi del comma 4 dell’art. 20 del T.U.E. dell’offerta di indennità di asservimento. Non sono ancora trascorsi i 30 gg per la disponibilità alla cessione volontaria e abbiamo delle trattative in corso. E' sorto un problema però a livello aziendale e per qualche mese il progetto è congelato (gare-finanziamenti). Come posso gestire l'iter alla scadenza dei 30 gg considerando che l'occupazione delle aree deve essere rimandata così come non ho la possibilità di pagare le cessioni volontarie nè tanto meno di fare il deposito alla cassa Depositi e Prestiti? E' possibile, a discrezione della ns. società promotore dell'Esproprio, prolungare la durata della fase della cessione volontaria? La disponibilità alla cessione volontaria da parte della ditta espropriata deve essere sempre comunicata per iscritto o sono sufficienti accordi verbali?

 

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