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Quesito

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Nel piano particellare occorre quantificare la superficie effettiva di espropriazione, non quella catastale


Domanda:
Per l'esecuzione di una nuova strada regionale si è proceduto all'occupazione d'urgenza dei terreni ai sensi dell'art. 22 bis e notificato un'indennità provvisoria ai proprietari ed a seguito delle accettazioni, versati gli acconti dell'80%. Al momento di redigere i relativi piani di frazionamento e calcolare i saldi da dare ai proprietari si è riscontrato in alcuni casi che, a causa di una minore superficie in esproprio, gli acconti versati sono maggiori del saldo così calcolato. Il problema è stato sicuramente il modo di calcolo delle superfici del piano particellare che ha fatto riferimento ad una mappa catastale piuttosto difforme dalla realtà e di difficile adattamento al rilievo del terreno. Comunque adesso si presenta il problema che ad alcuni proprietari bisogna chiedere il rimborso di parte di questi acconti. Prima domanda: è giusto chiedere la restituzione di parte della somma data in acconto oppure si può chiudere la procedura con l'importo versato anche se maggiore del dovuto? Seconda: in che forma si può chiedere questa restituzione? Si notifica e poi si chiede dando anche una scadenza?

 

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