cerca: » vai

consultazione gratuita di documenti relativi al mondo delle espropriazioni

Anteprima di stampa versione stampabile


Terreni occupati senza titolo: cosa può fare il privato per ottenere la sanatoria dell’illecito da parte dell’autorità pubblica che utilizza il bene

Ultimo aggiornamento: 20/09/2010

 

Il privato proprietario di beni, occupati senza titolo e utilizzati per scopi di interesse pubblico da un ente pubblico, può rivolgersi  al giudice ordinario per la restituzione dei beni stessi o per il risarcimento del danno, previo accertamento dell’illegittimità del titolo di possesso, chiedendo che:
a) qualora il terreno sia strasformato irreversibilmente in opera pubblica, ordini all’autorità che utilizza il bene, entro il termine di sessanta giorni (decorrenti dalla comunicazione o dalla notifica della sentenza ), di fare un accordo con i privati, in base al quale la proprietà dell’immobile sia trasferita all’ente stesso e all’interessato sia corrisposta la somma specificatamente concordata, a titolo di risarcimento danni e d’indennizzo per l’eventuale periodo di occupazione legittima;
b) ove tale accordo non sia raggiunto entro il termine suddetto, si ordina all’ente pubblico di emettere un formale e motivato decreto, con cui disporre l’acquisizione delle aree al suo patrimonio indisponibile, ai sensi dell’art. 43 del T.U.E. (in applicazione dell’art. 2058 Cc. Sarebbe, infatti, contrario all’interesse pubblico sottrarre alla collettività l’opera pubblica ivi costruita e in uso da molti anni);
c) nel caso in cui l’autorità pubblica e i proprietari non concludano alcun accordo e l’ente neppure adotti un atto formale volto alla restituzione o all’acquisizione dell’area in questione, i proprietari potranno chiedere al TAR l’esecuzione della sentenza, per la conseguente adozione degli atti o delle misure necessarie (compresa la nomina di un commissario ad acta).
Lo schema di domanda giudiziale sopra richiamato ha avuto l’avallo della giurisprudenza (Consiglio di Stato 16 novembre 2007, n. 5830; TAR Lazio, Roma, 14 gennaio 2009, n. 162).

 

Vedi anche:

  • Monitoraggio dell'attività giurisprudenziale
    La sezione giurisprudenza ti informa sulla giurisprudenza in materia, orientata secondo le singole fasi procedimentali.

  • Organizzazione corsi
    Lo staff del sito organizza corsi di formazione e aggiornamento in materia espropriativa, strutturati a seconda dei soggetti a cui sono rivolti e in base alle specifiche esigenze.

  • Offerta speciale EsproSit
    Dalla collaborazione con Siteco Informatica nasce Espro-SIT LT, la soluzione chiavi in mano per la procedura espropriativa » vai




Copyright © 2003-2021 ConsulenzaEspropri.it Srl
Realizzazione siti internet Meravigliao.it